L’etimologia del termine “origano” (“oros”, montagna e “ganos”, splendore) rimanda visivamente alla bellezza e luminosità dalla “montagna del sole”, come è stato da sempre definito il Gargano. L’origano nasce nelle più rocciose e impervie zone d’altura, regalando in primavera una colorazione rosa acceso alle rocce su cui fiorisce. Quest’erba, estremamente aromatica e dall’intenso sapore, è diffusa in tutta Europa ed in molte varietà. Nelle regioni meridionali, tuttavia, grazie alle alte temperature, riesce ad acquisire piena ricchezza di profumo e a farsi aroma perfetto. L’Origanum Vulgare del Gargano è una specie vegetale appartenente alla famiglia delle Labiatae. Erbacea perenne rustica, a maturità diventa semiarbustiva ed è sempreverde nei luoghi dove il clima è mite. Da una base legnosa si sviluppano i tipici fusti a sezione quadrangolare che possono superare il mezzo metro d’altezza.
Spezia usata quotidianamente nella cucina locale, l’origano insaporisce i piatti tipici e rinfresca aperitivi e merende, come il tipico pane e pomodoro o le bruschette. Con il pane di Monte San’Angelo, l’Olio Dauno Dop, i pomodorini degli orti locali e l’origano profumato, si crea un piatto freddo dal gusto ineguagliabile. Le famose “pizzaiole” di uova o di carne hanno come ingrediente principe l’origano. Ma anche le insalate di pomodori e cetrioli, le “acquasale” fredde e i sott’oli impiegano l’origano come dispensatore di aroma e freschezza. Gli usi terapeutici gli attribuiscono poteri analgesici, antisettici, espettoranti e tonici. Anticamente sul Gargano questa pianta ricopriva un posto importante nella medicina alternativa. Veniva usata come stimolante nella secrezione gastrica, attenuante per i crampi intestinali, contro la depressione e il mal di mare. Era, inoltre, un efficace antinfiammatorio.