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Timo del Gargano

Il timo (Thymus vulgaris L.) è un arbusto sempreverde della famiglia delle Labiatae, originario delle zone che si affacciano sul Mediterraneo. Presente in enorme quantità sulle zone rocciose del Gargano, da sempre è un’erba preziosa per gli animali da pascolo.

Piccolo arbusto molto ramificato, legnoso nella parte inferiore, il timo può arrivare fino a 40 cm di altezza. Ha numerose piccole foglie di colore grigio-verdi, lineari ed ellittiche, con lunghezza massima di 8-9 mm. E’ una pianta fortemente aromatica e balsamica. La fioritura avviene tra maggio e luglio, con fiori bianchi, rosei o lilla. Il timo cresce fino a ‘900 metri di altezza, in zone soleggiate e in terreni leggeri e ben drenati. Nel Gargano lo si trova anche in terreni sassosi. La raccolta si effettua in primavera e in estate.

Da sempre il timo è servito come spezia per insaporire i piatti tipici a base di carne e cacciagione, rendendo digeribili i cibi più pesanti che richiedono lunga cottura. Viene inoltre usato per insaporire minestre di verdure, ripieni, frittate e pesce. Aggiunto alle carni conservate o alle salamoie, rallenta la formazione di muffe. I nostri nonni ben conoscevano le proprietà medicamentose di questa pianta. I decotti di timo erano impiegati per la cura della depressione, infezioni dell’apparato respiratorio (asma, polmoniti, bronchiti) ed herpes. Il timo era, inoltre, considerato un ottimo disinfettante delle vie urinarie. Non è da sottovalutare l’importanza che questa pianta ha per i pascoli delle vacche podoliche, delle pecore e delle capre garganiche. Il formaggio e la carne prodotti sul Gargano hanno una pienezza di gusto che deriva soprattutto dai profumati pascoli montani.